Rigenerazione ossea

Per stabilire se c’è sufficiente quantità e qualità di osso è fondamentale una valutazione radiografica. Le radiografie che si possono utilizzare sono di vario tipo:

  • Radiografia endorale: evidenzia bene la zona del progetto implantare e quella dei denti adiacenti

  • Radiografia panoramica: offre una visione d’insieme e mostra le strutture vicine all’area da impiantare, senza però informazioni sullo spessore osseo

  • Tomografia computerizzata (TAC): consente una valutazione tridimensionale dell’area, fornendo dati non solo sull’altezza, ma anche sulla larghezza e la qualità ossea

La rigenerazione ossea è uno dei campi più affascinanti della chirurgia odontoiatrica in quanto permette soluzioni, un tempo non tanto remoto, assolutamente impensabili.

Rigenerazione e concentrati piastrinici
Il desiderio di rigenerare tessuti ed organi ha sempre rappresentato il sogno di medici e ricercatori.

Negli ultimi anni si è molto studiato lo stimolo rigenerativo utilizzando piastrine ottenute da concentrati autologhi. Queste, liberando fattori di crescita stimolano la rigenerazione del tessuto aprendo la strada a scenari terapeutici che velocizzano e rendono più prevedibili i processi di guarigione e nel contempo riducono il fastidio post operatorio.

L’estrazione o la perdita di un dente naturale determinano in breve tempo uno spiccato riassorbimento osseo con conseguente ritiro delle gengive. Ciò porta a riabilitazioni esteticamente innaturali con denti molto lunghi e conseguente compromissione dell’estetica del sorriso.

L’utilizzo di tecniche rigenerative ha lo scopo di ricreare una fisiologia ottimale e porre l’impianto e la corona in posizione ideale.